L’11 e
il 12 giugno abbiamo partecipato al convegno annuale dell’AIAM (Associazione
Italiana di AgroMeteorologia) tenutosi a Roma, che aveva come tema il Ruolo
dell'agrometeorologia nelle nuove politiche agricole. I temi trattati hanno
spaziato dalla collaborazione tra Regioni, imprese ed enti di ricerca, alle
direttive previste dal nuovo PAN (Piano di Attuazione Nazionale per l’uso
sostenibile dei prodotti fitosanitari). Il nostro Simone Pesolillo è
intervenuto sul tema dell’applicazione dei modelli matematici in agricoltura e,
in particolare, sul Modello di
simulazione pianta-fitofago applicato a scala territoriale in tempo reale.
In questo ambito sono stati presentati i risultati ottenuti nell’ambito
del progetto EcoVino, ovvero l’avanzamento nel tempo delle fenofasi e delle
generazioni di lobesia nell’area dei Castelli Romani (suddivisa in pixel di 1x1
km2). Abbiamo inoltre tracciato i prossimi step, che si concretizzeranno nel
perfezionamento della piattaforma informatica per l’elaborazione e la divulgazione
dei dati (che entra nell’ottica del DSS, Decision Support System), la riduzione
delle dimensioni del pixel, e l’implementazione delle previsioni meteo a 14
giorni. La seconda applicazione del modello di simulazione pianta-fitofago a
scala territoriale a cui stiamo lavorando è quella sull’ Ulivo & la Mosca
nell’area della Sabina. Anche qui la suddivisione del territorio è in pixel di 1x1
km2, e la verifica dei risultati del modello viene effettuata seguendo le
indicazioni nei bollettini emessi dall’OP-Latium per il 2013. Il modello
permette di distribuire e distinguere con maggior dettaglio sul territorio le
informazioni raccolte puntualmente, e anche in questo caso è possibile
prevedere lo sviluppo della piattaforma informatica e l’implementazione delle
previsioni meteo a 14 giorni. Si tratta di modelli esportabili ad aree diverse,
e adattabili a ulteriori relazioni pianta-fitofago. Il fine è quello di fornire
uno strumento aggiuntivo per l’interpretazione dei dati raccolti in campo, che
sia di supporto all’agricoltore per le decisioni sulla gestione fitosanitaria
del proprio terreno.
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