Il giorno 22 marzo
2014 abbiamo collocato al centro di tre vigneti
partecipanti al progetto EcoVino tre Stazioni Agrometeo, ciascuna delle quali è composta da TRE trasduttori
(marca Decagon): un Termometro e un Igrometro in schermo antiradiazione non ventilato
ed un Pluviometro a vaschette basculanti. Questi misurano: Temperatura T [°C] e Umidità Relativa U [%] dell’aria ogni ora e la
precipitazione (o pioggia) P
[mm] cumulata nell’ora precedente 24 ore su 24.
Ogni stazione è
dotata di un sistema Em50G di registrazione delle misure in loco e di
trasmissione GSM che invia i dati ad una Rete Telefonica mondiale gestita dalla
Decagon la quale li immette nel WEB e li rende disponibili in tempo reale agli
utenti (con password). L’uso della rete Decagon è gratuito nel primo anno,
successivamente ha un costo di circa 100 Euro all’anno. Il sistema di
registrazione e trasmissione è stato programmato per eseguire misure con passo
orario (più che sufficiente per gli scopi del Progetto
EcoVino) e per trasmetterle ogni sei ore. Em50G è alimentato da 5
batterie a stilo (1.5 V) e, per come è stato programmato, registra le misure
per circa DUE anni.
La possibilità di
seguire ‘in remoto’ le misure di T,
U e P permette a Meteotec Ricerca, che
gestisce la Rete, di controllare in tempo reale il funzionamento degli
strumenti di misura e della trasmissione della stazione e d’intervenire subito
in caso di guasti. Infatti, la continuità delle misure per l’intero
periodo della stagione viticola (da marzo ad ottobre) è uno dei requisiti
fondamentali per il funzionamento dei modelli di simulazione del progetto
EcoVino. La garanzia d’intervento nell’arco di 48 ore da parte della ditta
Misure snc (con sede a Formello, Roma) è uno dei motivi per cui ci siamo
rivolti ad essa per la fornitura delle stazioni.
La Superficie Attiva
dei vigneti (quella in cui la radiazione solare
si trasforma in calore, traspirazione e fotosintesi e, in ultima analisi, in
quantità e qualità dell’uva prodotta … ma anche in parassiti), dopo lo sviluppo
dell’apparato fogliare delle viti, sarà la copertura (canopy) dell’impianto. Questa dipende
dalla forma di allevamento delle viti scelta dal viticoltore e può dare luogo
(in sostanza) ad una architettura ‘a cordone’ o ‘a tendone’. Nell’ambito del
Progetto si esegue il monitoraggio microclimatico di ambedue le architetture:
‘a cordone’ nei vigneti delle Aziende Fusco e Stramacci, ‘a tendone’ dell’
Azienda Ceccarelli.
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