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Nuovi bollettini agrometeo

lunedì 14 luglio 2014

A partire dalla prima settimana di luglio e fino a vendemmia avvenuta, Meteotec Ricerca sta inviando alle aziende agricole partecipanti al progetto EcoVino un bollettino settimanale con i dati di interesse agrometeorologico rilevati la settimana precedente nell’azienda. Si tratta, in sostanza, di una tabella di dati microclimatici e fenologici corredata da chiarimenti e considerazioni meteorologiche e agronomiche ancora in fase sperimentale, ma già potenzialmente utile per individuare tempestivamente situazioni di rischio. Il servizio verrà presto ulteriormente implementato grazie all’installazione di nuove stazioni nell’area dei Castelli Romani, a nuove elaborazioni dei dati, e ai feedback delle aziende coinvolte. Comunicare con le aziende agricole infatti, scegliere insieme i dati e le informazioni da evidenziare e quelli ritenuti meno pertinenti, conoscere date e tempi di eventuali trattamenti fitosanitari, per noi è irrinunciabile ai fini della riuscita ottimale di ogni progetto.

Ecco il bollettino n.1 inviato alle prime tre aziende! (Che il cliente può decidere se ricevere via sms o email.)


La difesa integrata obbligatoria

lunedì 7 luglio 2014

Non solo limitazioni e costi aggiuntivi per le aziende, ma anche opportunità di innovazione e crescita

Con oltre un anno di ritardo rispetto al termine previsto dalla Direttiva 2009/128/CE, a fine gennaio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 35 del 12/02/2014 il Decreto di adozione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN). In linea con le politiche comunitarie sempre più attente alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale, il decreto ha stabilito un quadro normativo per un uso sostenibile dei pesticidi al fine di ridurne i rischi e l’impatto sulla salute umana e sull’ambiente.

Uno dei punti principali del PAN, destinato ad avere ripercussioni dirette sulle singole aziende agricole, è l'applicazione obbligatoria dei principi della difesa integrata. In realtà il Piano prevede due livelli di difesa integrata: uno – appunto – obbligatorio, ma anche un livello ulteriore facoltativo, che verrà sostenuto da un regime di premialità (assegnazione di marchi tipici e, presumibilemte, incentivi economici).

Ma torniamo alla difesa obbligatoria. “Per il livello obbligatorio non si prevedono limitazioni all’uso dei prodotti fitosanitari in commercio che, comunque, dovranno essere utilizzati secondo i principi della difesa integrata declinati nell’allegato III del Decreto attuativo della Direttiva.” Ogni regione dovrà stilare delle linee guida e norme tecniche di produzione integrata (Disciplinari di produzione integrata), che però dovranno comunque includere il monitoraggio agrometeorologico e fitosanitario. Citando ancora il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale:

La difesa integrata obbligatoria prevede: a) l’applicazione di tecniche di prevenzione e monitoraggio delle infestazioni, delle infezioni e delle infestanti; b) l’utilizzo dei mezzi biologici di controllo dei parassiti; c) il ricorso a pratiche di coltivazione appropriate; d) l’uso di prodotti fitosanitari che presentino il minor rischio per la salute umana e l’ambiente tra quelli disponibili per lo stesso scopo.

Gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari devono conoscere, disporre direttamente o avere accesso a: a) dati meteorologici dettagliati per il territorio di interesse, acquisibili anche attraverso collegamento in rete; b) dati fenologici e fitosanitari forniti da una rete di monitoraggio e, ove disponibili, dai sistemi di previsione e avvertimento descritti nei paragrafi A.7.2.1 e A.7.2.2; c) bollettini territoriali di difesa integrata per le principali colture; d) materiale informativo e/o manuali per l’applicazione della difesa integrata, predisposti e divulgati anche per via informatica dalle autorità competenti.

Entrare nel dettaglio delle normative che regolano ogni singola regione è senza dubbio un compito lungo e farraginoso (in questo senso una semplificazione e uniformazione delle regole da seguire sarebbe più che auspicabile), ma ci sono cose che sarà necessario sapere per non rischiare di incorrere in sanzioni. Per la Regione Lazio, ad esempio, "Non è consentito il ricorso a materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM)," viene specificata la profodità massima di lavorazione del suolo per le diverse colture a partire dalla pendenza del terreno, è prevista la redazione di un Piano di concimazione, l'irrigazione è regolata da norme precise e i prodotti devono sempre essere identificati al fine di permetterne la rintracciabilità, in modo da renderli facilmente distinguibili rispetto ad altri prodotti ottenuti con metodi produttivi diversi. 


Meteotec Ricerca alla seconda giornata EcoVino

martedì 1 luglio 2014



Mercoledì 25 giugno abbiamo partecipato alla Seconda Giornata Formativa EcoVino, tenutasi a Rocca Priora (RM) presso il GAL Castelli Romani e Monti Prenestini, insieme ai partner del Progetto, ai viticoltori coinvolti  direttamente in esso e ai produttori del territorio dei Castelli Romani. 

Ai saluti iniziali del Presidente del Gal Giuseppe de Righi, che ci ha lasciato perché impegnato nel pomeriggio ad una riunione a Roma per la definizoine dei nuovi PSR, sono seguiti gli interventi dei  professori e ricercatori del DAFNE. La prof.ssa Rita Biasi (Università della Tuscia – DAFNE) ha messo in evidenza l’applicabilità di una viticoltura sostenibile nel territorio del Frascati DOC grazie all’uso di strategie ad alta sostenibilità ambientale. Il dott. Stefano Speranza (Università della Tuscia – DAFNE), ha dato il quadro generale sulle caratteristiche della tignoletta, la sua diffusione a livello mondiale e la pericolosità  dovuta alla presenza della terza generazione durante la maturazione della vite; infine ha analizzato i dati di cattura dell’insetto nei campi sperimentali del progetto. Il prof. Gabriele Chilosi Università della Tuscia – DIBAF) ha invece parlato delle due principali patologie della vite, oidio e peronospora, in relazione ai cambiamenti climatici e delle tecniche applicabili per ridurne gli attacchi nell’ambito della lotta integrata. Infine, la dott.ssa Elena Brunori (Università della Tuscia – DAFNE) ha analizzato i dati agro-fenologici (stagione 2013 e 2014) raccolti nei campi sperimentali e rappresentativi della DOC di Frascati.

Nella seconda parte dell’incontro il dott. Massimilano Pasqui dell’IBIMET-CNR ha presentato i risultati della calibrazione del modello ad area limitata (RAMS) applicato all’area dei Castelli Romani in funzione dei dati di temperatura registrati dalle stazioni dislocate sul territorio. Inoltre, grazie alla collaborazione con Meteotec Ricerca, le previsioni meteorologiche a quattordici giorni, a partire dal 1° agosto 2013, sono state applicate al modulo Lobesia per simulare il secondo picco di presenza dell’insetto. I risultati ottenuti hanno permesso di simulare il picco di presenza con circa dodici giorni di anticipo rispetto.

Il nostro Emanuele Eusepi ha presentato per il gruppo Meteotec Ricerca la procedura di stima del parametro di fioritura della Malvasia in relazione ai dati fenologici osservati e ai dati meteorologici registrati, a partire da quest’anno, nelle aziende sperimentali del progetto Ecovino (Stramacci, Ceccarelli e Fusco). Mentre le simulazioni presentate nella giornata di formazione di gennaio 2014 si basavano sui dati di temperatura dell’Arsial e del Servizio Idrografico più vicine alle aziende selezionate, quest’anno, con l’introduzione delle stazioni meteo automatiche che trasmettono il dato in remoto, è stato possibile calibrare con maggior precisione il parametro di fioritura per la varietà Malvasia da introdurre nel modello di simulazione Vite & Lobesia. La stessa tecnica verrà utilizzata per stimare i parametri delle fenofasi successive di nostro interesse e della funzione tasso di sviluppo del modulo Lobesia. 



 

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